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IL PALAZZO

Palazzo Ferretto è un Palazzo Nobiliare d’epoca costruito tra il XVI e il XVII secolo, sito in Piazza Ferretto 1, residenza del Serenissimo Doge Stefano Onorato Ferretto (1640/1720).

La facciata finemente decorata adorna l’omonima piccola piazza che si trova a pochi metri da Palazzo Ducale e da Piazza De Ferrari, e dal Porto Antico con il suo porticciolo Marina di Porto Antico. Comodo a mezzi, parcheggi, al metrò. In epoca recente la zona è diventata meta della movida, con una miriade di locali e crocevia di eventi e culture.

Quando si parla di palazzo nobiliare si intende un edificio maggiore rispetto all’edilizia di quartiere, con un considerevole ingombro spaziale e che può raggiungere in alcuni casi le dimensioni di un intero isolato. Il palazzo è sempre diviso in piani distintamente caratterizzati a seconda della loro destinazione d’uso. Il Piano Nobile è il piano più alto e sontuoso, al cui centro si trova il salone principale; gli altri piani superiori sono d’uso abitativo, e spesso comprendono un mezzanino. Palazzo Ferretto con i suoi 6 piani, al secondo dei quali si trova il Piano Nobile, rispetta appieno queste caratteristiche.

La bella facciata di Palazzo Ferretto è un pregevole esempio del rinomato gusto decorativo presente a Genova dal 1500. Dipinta a quadrature con orientamento parallelo e cadenze differenziate, è divisa in sei fasce verticali : gli elementi architettonici dei balconi, bordi, cornici, cornicioni e modanature, che sporgono dalla facciata, hanno la funzione decorativa di sottolinearne la suddivisione in parti.  E’ dotata di forte simmetria verticale, con cornici intorno alle finestre, mentre l’ingresso principale è spostato lateralmente ed è messo in rilievo da una sequenza di nicchie dipinte, quasi ad assumere la forma di un vero proprio tempietto con tanto di colonne, dove in origine si presuppone vi si trovassero delle figure. Elementi decorativi che potenziano il senso scenografico e rappresentativo del palazzo, già racchiuso nel valore e nell’importanza della costruzione.  

Gli architetti rinascimentali riprendono le classiche soluzioni dell’architettura romana: le colonne/lesene vengono posizionate nello spazio pieno tra le finestre, spesso in corrispondenza di un muro interno, e la trabeazione in corrispondenza del solaio e della cornice marcapiano. La trabeazione comprende gli elementi orizzontali degli ordini architettonici greco-romani, è costituita da architrave, fregio e cornice e poggia sopra i sostegni verticali (colonne o pilastri). Una figura la troviamo nell’angolo del palazzo, con una soluzione decorativa che valorizza visivamente lo spigolo dell’edificio.  

Il piano terra, ha un aspetto più solido, fortificato, con grossi blocchi murali dipinti e lo spessore reale del muro è di 85 cm.  

Il Piano Nobile è ben visibile in facciata grazie alla presenza di grandi finestre con i quattro balconi quadrangolari con balaustrata in marmo bianco, formata da colonnette sagomate (balaustri a sacco). Anche gli altri piani superiori, pur inferiori per dimensioni, sono facilmente leggibili in facciata.  Il palazzo è chiuso in alto da un cornicione decorato, modanato che segna visivamente il limite superiore dell’edificio.  Il palazzo si integra perfettamente nel contesto del Sestiere del Molo.

Una bellissima scenografia all’interno della piccola piazza.

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