Da questa Sala cominciamo ad ammirare le opere dei Cantoni, la decorazione passa dal soffitto alle pareti con riquadri arricchiti di motivi ornamentali: “ ... per capire e mettere a fuoco tempi di lavorazione, capi d’opera, maestri e collaboratori che, in particolare nel campo del lavoro dello stucco soprattutto tra fine sei e settecento si fa, anche per i Cantoni, assoluta specificità; nella vasta area della professionalità dei maestri dello stucco, come già di quella dei maestri da muro, si incrociano nuove culture attraverso fonti di apprendimento dai modelli di gusto francese che circolano per mezzo di taccuini o fogli incisi...” ⁸
Qui la grazia del Rococò si riconosce nei particolari delle flessuose modanature frastagliate, fantasiose che rifuggono l’angolo retto. Gli amorini posti ai quattro angoli della sala sono un insieme di bellezza, eleganza e gracilità.
Le antiche specchiere sono andate perdute e sostituite con l’installazione di un’opera di arte contemporanea.
Anche da questa Sala il susseguirsi dei saloni è di notevole effetto prospettico.
(8 ) fonte / Bianchi S. /
I CANTIERI DEI CANTONI
Relazioni, opere, vicissitudini di una famiglia della Svizzera Italiana in Liguria (secoli XVI-XVIII)
Genova, Sagep Editori, 2013